Gli Esports femminili un impegno che merita più sostegno, le criticità vanno dall’accesso alle risorse alla disparità di visibilità

Esports femminili, tutto il mondo è paese

Italia o Europa, gli Esports femminili rappresentano un impegno che merita più sostegno. Negli ultimi anni, il settore ha visto una crescita straordinaria, espandendosi oltre i confini tradizionali del gaming per raggiungere un pubblico sempre più vasto e diversificato. Tuttavia, sebbene la presenza femminile stia aumentando, le donne incontrano ancora sfide significative, dall’accesso alle risorse alla disparità di visibilità.

Non solo in Italia, ma in molte nazioni europee, gli Esports femminili continuano a richiedere maggiore supporto e investimenti, sia da parte degli operatori del settore sia delle istituzioni.

Un contesto in evoluzione

In Europa, l’interesse sta crescendo, e molte donne partecipano attivamente in competizioni e piattaforme online. Paesi come la Francia, la Spagna e il Regno Unito hanno visto un aumento significativo di team e competizioni dedicate alle giocatrici. Esistono già iniziative di sostegno mirate come Women in Games, un’organizzazione che promuove l’inclusione e la diversità nel settore dei videogiochi e degli esport.

Nonostante tutto, il percorso non è semplice: sebbene le atlete siano dotate di talento e ambizione, è ancora limitato l’accesso alle risorse e agli sponsor rispetto ai team maschili. Questo divario rappresenta una sfida, ma anche un’opportunità per dimostrare l’importanza di una maggiore inclusività nel settore.

L’importanza del supporto istituzionale

Alcune istituzioni in Europa hanno iniziato a investire nei settori degli Esports e del gaming per supportare la crescita dei talenti femminili. Riconoscere ufficialmente gli Esports come una disciplina sportiva, aprirebbe la strada a sovvenzioni e programmi di sostegno che potrebbero estendersi anche ai team femminili. Questa decisione avrebbe un impatto positivo sulla professionalizzazione delle atlete e donerebbe maggiore visibilità e importanza alle competizioni femminili.

Anche in Italia ci sono stati pur piccoli progressi, alcune associazioni e piattaforme di gaming stanno organizzando tornei promuovendo l’inclusione ma il sostegno da parte delle istituzioni è ancora limitato, e c’è molto lavoro da fare per rendere il settore davvero equo e inclusivo.

Anche in Francia

Riprendiamo uno sfogo social proprio di queste ore che arriva da colleghi del settore francesi. Pauline Puybareau ad esempio, dal suo profilo Linkedin ha condiviso l’esempio del team femminile della eNazionale francese di CS 2: “Nonostante la completa mancanza di struttura e sostegno finanziario, è stata in grado di salire ai vertici della scena europea degli esport vincendo la Coppa dei Campioni nel maggio 2024 e continuare a brillare alla Coppa del Mondo di Counter-Strike 2 a Riyadh attualmente in corso.

Questi attori sono modelli di resilienza, prestazioni e dedizione. Da più di un anno si allenano e gareggiano senza sponsor né remunerazione, destreggiandosi tra studi, vita professionale e passione, con l’unico obiettivo: rappresentare la Francia ed eccellere nell’esport femminile. Il loro impegno è stato ripagato quando sono diventati campioni d’Europa, qualificandosi per la Coppa del Mondo. È deplorevole vedere che, nonostante il loro talento e la loro eccezionale carriera, non sia stato possibile dare loro un sostegno concreto, a differenza dei loro omologhi maschili, che sono tutti accompagnati da sponsor e strutture nonostante la mancanza di qualificazione“.

Le sfide

La visibilità rappresenta una delle maggiori sfide per gli Esports femminili in tutta Europa. Molti team e tornei femminili ricevono meno copertura mediatica rispetto alle competizioni maschili, con conseguente limitazione delle opportunità di sponsorizzazione e di crescita economica. I media spesso tendono a focalizzarsi sui campionati principali e sui team maschili, lasciando in secondo piano le competizioni femminili. Questo divario è alimentato anche da stereotipi persistenti che associano il gaming competitivo ai soli uomini, influenzando l’immagine e limitando l’interesse del pubblico e degli sponsor.

Iniziative per il cambiamento

Diverse organizzazioni stanno lavorando per cambiare la narrativa attorno agli esport femminili. In Italia, sempre più gruppi hanno iniziato a organizzare competizioni miste per incoraggiare l’inclusione. Allo stesso tempo, a livello europeo, sono nati progetti come Girl Gamer Esports Festival, un evento internazionale che celebra i team femminili e offre loro una piattaforma per competere e brillare.

Questi sforzi sono accompagnati anche dalla creazione di reti e comunità, che offrono supporto e mentorship alle giocatrici. Il ruolo dei social media è cruciale in questo contesto, le piattaforme digitali permettono di amplificare la voce delle donne e di connetterle con fan e professionisti, aiutando a creare una base solida di sostegno.

La strada verso una vera parità è ancora lunga. Promuovere eventi dedicati, incrementare la copertura mediatica e offrire risorse alle squadre femminili sono passi fondamentali per creare un ambiente equo e competitivo. Garantire pari opportunità per tutti è essenziale non solo per lo sviluppo del gaming competitivo, ma anche per dare un segnale di cambiamento positivo e inclusivo alla società.

Foto Credit Pauline Puybareau

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