Dal 5 al 10 febbraio 2025 l’Italian Esports Association (ITESPA) volerà in Camerun per un invito internazionale del Ministero dello Sport e dell’Educazione Fisica del Camerun. Grazie al supporto dell’Association Camerounaise des Sports Virtuels, il Presidente Paolo Blasi e il vice Edgardo Manzuoli incontreranno il Governo camerunense, partecipando a tornei e istituendo un ponte tra Italia e Africa nel mondo degli esports.
Abbiamo raggiunto telefonicamente Paolo Blasi al quale abbiamo rivolto alcune domande per condividere maggiori informazioni e curiosità a riguardo questo nuovo rapporto esports Italia – Camerun.
L’intervista
- Cosa rappresenta per ITESPA l’invito ufficiale da parte del Camerun?
L’invito ufficiale da parte del Ministero dello Sport della Repubblica del Camerun rappresenta prima di tutto un grande onore e la testimonianza che l’impegno negli anni produce effetti positivi. Dal lato pratico l’invito è la prosecuzione pratica dell’accordo bilaterale che ITESPA ha avviato nel 2024 per collaborare piu strettamente con alcune organizzazioni esport di altre Nazioni per promuovere attività e crescita esport comune. L’Association Camerounaise Des Sports Virtuels (ACSV) è stata una tra le prime organizzazioni ad interessarsi ad una cooperazione internazionale e quindi abbiamo già programmato attività che hanno portato come conseguenza l’invito ufficiale. - Come si inserisce questo riconoscimento nel percorso di crescita internazionale dell’Italia esportiva?
L’attività internazionale a nome dell’Italia degli esport che proseguo personalmente dal 2015 (quest’anno cade un importante anniversario personale come ho scritto pubblicamente sui social ndr) è un passaggio importante non solo per ITESPA ma anche per l’Italia degli esport in quanto si tratta della possibilità di dialogare con le istituzioni di un altro Paese sul tema degli esport e di conseguenza di poter far risaltare come l’Italia possa essere un attore importante sulla scena internazionale portando un suo discreto bagaglio di professionalità. - A sua volta che ruolo gioca la cooperazione internazionale nello sviluppo degli esports in Italia?
La cooperazione internazionale gioca un ruolo strategico per l’Italia e potrebbe giocare un ruolo di perno per lo sviluppo dell’ecosistema esport se solo fosse tenuta piu in considerazione dalle istituzioni italiane. A tal proposito l’invito del Ministero dello Sport della Repubblica del Camerun è un passaggio che ci permetterà di mettere in risalto come sia possibile coordinarsi per ottenere migliori risultati e migliori relazioni internazionali. La cooperazione internazionale non è dovrebbe essere vista solo come l’attività meritoria di coordinarsi alcuni Paesi ma va vista nel suo complesso come parte delle attività strategica internazionale che potrà portare vantaggi considerevoli se perseguita in modo continuativo e con precisi scopi. L’Italia ha un ruolo importante nello scenario video-ludico internazionale e quindi potrebbe avere un ruolo altrettanto, o anche più importante, nell’ambito degli esport se solo avesse il giusto supporto e la giusta considerazione.
Nuove collaborazioni internazionali esports Italia – Camerun
- Pensa che questa visita possa aprire la strada a nuove collaborazioni tra Italia e altri Paesi africani?
L’Africa è un continente che, quasi unitariamente, sta abbracciando gli esport. Negli ultimissimi anni si è imposto internazionalmente come un continente “esports ready” potendo già contare numerosi riconsocimenti istituzionali per le organizzazioni che promuovono gli esport in ambito nazionale. La Repubblica del Camerun è un esempio lampante di come le istituzioni siano pro attive verso questa “novità” ed abbiano l’interesse a cogliere le opportunità che gli esport promettono di apportare. Quindi sono assolutamente sicuro che la cooperazione internazionale e le collaborazioni siano possibili con diversi Paesi africani che mostrano una crescente disponibilità a dialogare in merito oltre che fornire le basi affinché lo sviluppo degli esport possa innestarsi sul tessuto economico locale. - Quali sono le vostre aspettative dagli incontri istituzionali previsti con il governo e il Comitato Olimpico del Camerun?
Vorremmo fortemente promuovere l’Italia e gli esport italiani come modello di cooperazione bilaterale ed internazionale per avviare significative attività comuni e quindi un dialogo anche istituzionale. Siamo consci che la nostra delegazione invitata in Camerun non rappresenta l’Italia ma solo un’organizzazione italiana che si occupa di esport e quindi non saremo li per occuparci d’altro se non di esport. Tuttavia speriamo che questo viaggio possa anche sensibilizzare le istituzioni italiane sulla necessità, non più rinviabile, di andare a regolamentare ed organizzare sul fronte governativo, un settore che potrebbe avere enormi possibilità di sviluppo. L’invito dal Ministero dello Sport della Repubblica del Camerun testimonia esattamente le possibilità di sviluppo che bussano alla porta italiana, volendo dirla in modo figurativo. - Pensa che il modello camerunese possa offrire spunti per l’approccio ai Giochi Olimpici?
Una delle attività alle quali la delegazione italiana è stata invitata a partecipare sono anche le selezioni degli atleti camerunesi che parteciperanno ai Giochi Olimpici Esports. Sicuramente sarà un momento interessante e di dialogo sul tema, il fosuc di ITESPA sono gli esport che a loro volta includono gli sport virtuali e quindi anche tutti quei titoli esports che faranno parte dei prossimi Giochi Olimpici Esports. Attualmente si tratta di attività che sono molto locali e promosse dalle singole Federazioni nazionali e non avendo regole comuni di selezione possiamo dire che lo scambio reciproco di “best practice” diventa un momento di arricchimento. Siamo ancora agli albori dei Giochi Olimpici Esport che esordiranno quest’anno hanno ancora una strada lunga per affermarsi anche solo nelle selezioni degli atleti esport al livello nazionale. - Quali saranno le prossime tappe di ITESPA per consolidare la sua posizione a livello globale?
Il 2025 sembra un anno particolarmente propizio per realizzare alcune importanti attività sulle quali stiamo lavorando da tempo, sia in ambito nazionale ma anche in ambito internazionale. Non posso lasciare molti dettagli in merito ma sono sicuro che si tratta di attività che saranno apprezzate anche in Italia. In senso generale il nostro scopo è sempre quello di cui mi occupo da oltre 10 anni ossia portare in ambito internazionale il meglio dell’Italia degli esport e collaborare con altre organizzazioni per sviluppare crescita e benefici legati al settore degli esport. - C’è un messaggio che vorrebbe inviare ai giovani e meno giovani, italiani, appassionati di esports in vista di questi traguardi internazionali?
Seguite sempre la vostra passione e siate determinati nel perseguirla nonostante le difficoltà. Questo è un messaggio molto importante in Italia perché ad oggi, per determinati livelli di bravura e basta vedere i top giocatori in ambito internazionale su alcuni titoli come StarCraft o eFootball, servono anni ed anni di totale dedizione oltre ad un’incrollabile determinazione. L’Italia ha ancora una forte vocazione a considerare gli esport (ma piu in generale i videogiochi) come un mero passatempo e convincere che il contrario sia possibile è spesso arduo. ITESPA cerca di abbattere queste barriere e di rendere gli esport più “main stream” nonostante tutte le difficoltà che possano esserci.
Ringraziamo ITESPA e Paolo Blasi per la disponibilità.